Pilates e osteoporosi: si può fare?

Mi viene spesso chiesto se praticare il Pilates può essere indicato per chi soffre di osteoporosi, e rispondo sempre… dipende! Dipende dalla persona stessa (dalla gravità dell’impoverimento osseo) e dal tipo di corso che si sceglie (rapporto 1:1 insegnante/cliente, tipologia di corso Pilates, attrezzi utilizzati…)

Forse è un mio difetto, ma raramente riesco a dare una risposta univoca a una domanda complessa, perciò mi voglio fermare un attimo qui e prendere il giusto tempo per rispondere a questo quesito.

 

Definiamo l’osteoporosi

Intanto non diamo per scontato che tutti sappiano cos’è l’osteoporosi, perciò ecco la definizione presa dal sito del nostro Ministero della Salute:

“L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea.

Questa situazione porta a un aumento del rischio di frattura (in particolare di vertebre, femore, omero, ossa del polso e della caviglia) per traumi anche minimi.”

Quindi, parliamo di una malattia che rende con il tempo le ossa fragili e ne aumenta il rischio di frattura, in seguito a cadute, ma anche in seguito a movimenti minimi.

Ogni movimento può quindi potenzialmente provocare una frattura ossea se il grado di osteoporosi è veramente severo, perfino un colpo di tosse! Quindi mi sento di dire che se si soffre in modo grave di questa patologia, è bene svolgere una attività sportiva con un Personal Trainer privato o in piccoli gruppi in cui si è seguiti molto da vicino.

Guardiamo poi quali sono i suggerimenti per mantenere in salute l’apparato osseo.

 

Cinque mosse per mantenere le ossa in salute

  1. Adotta e mantieni uno stile di vita attivo, praticando regolarmente un’adeguata attività fisica

  2. Segui un’alimentazione varia ed equilibrata, anche per prevenire l’eccesiva magrezza o il sovrappeso e l’obesità

  3. Assumi adeguate quantità di calcio e vitamina D (per quest’ultima è importante anche una appropriata esposizione alla luce solare)

  4. Diminuisci il consumo di sale (che aumenta l’eliminazione del calcio con l’urina)

  5. Non fumare ed evita o limita il consumo di alcol.

(Fonte: Ministero della Salute, https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?area=Salute+donna&id=4491&menu=patologie )

 

La prima indicazione è quindi praticare un’attività fisica adeguata, e tra le attività fisiche il Pilates rappresenta una tra le migliori soluzioni in termini di sicurezza (pensate per contrasto a sport come corsa, tennis, arrampicata… intuiamo facilmente come siano meno indicati per chi soffre di osteoporosi e vuole evitare il rischio di fratture!).

 

Quali benefici apporta il Pilates?

Se eseguiti correttamente, gli esercizi svolti durante una lezione di Pilates sono in grado di garantire i seguenti benefici:

  • aumento della densità ossea quando si effettua un movimento articolare contro la forza di gravità, con o senza pesi o cavigliere;

  • aumento della forza fisica e della massa muscolare, in grado di garantire un miglior funzionamento dell’intero apparato locomotore, in particolare delle ossa;

  • migliore equilibrio, importante per la prevenzione delle cadute;

  • migliore postura, in particolare della colonna vertebrale, che può contribuire all’allineamento osseo ed alla prevenzione della sintomatologia da infiammazione nervosa, o spasmi di vario genere.

 

Il Pilates presenta una gamma di esercizi ideali per limitare gli effetti dell’impoverimento osseo; infatti, se per alcuni tipi di attività fisica sono necessari un fisico e delle ossa in grado di reggere uno sforzo estremamente intenso, il Pilates consente di fare maggiormente leva sulla muscolatura senza gravare sulle ossa.

 

Quali esercizi del metodo Pilates è meglio evitare?

In base alla gravità dell’osteoporosi gli esercizi controindicati sono:

👉 Shoulder Bridge, Hip Rolls (esercizi dove si solleva il bacino e il peso si sposta tutto su rachide toracico)

👉 Rollover, jack knife, Short Spine, Long Spine (cioè esercizi ancora più precari per il rachide toracico in quanto il corpo è in posizione invertita

 

Bibliografia